Nuova Riveduta:

Ester 1:8

Per ordine del re nessuno doveva essere forzato a bere; infatti il re aveva ordinato a tutti i nobili della sua casa di lasciar fare a ciascuno secondo la propria volontà.

C.E.I.:

Ester 1:8

Era dato l'ordine di non forzare alcuno a bere, poiché il re aveva prescritto a tutti i maggiordomi che lasciassero fare a ciascuno secondo la propria volontà.

Nuova Diodati:

Ester 1:8

In base alla legge nessuno era obbligato a bere; il re infatti aveva ordinato a tutti i funzionari della sua casa di servire a ognuno quel che voleva.

Riveduta 2020:

Ester 1:8

Era stato dato ordine di non forzare nessuno a bere, infatti il re aveva comandato a tutti i principali della sua casa che lasciassero fare a ciascuno secondo la propria volontà.

La Parola è Vita:

Ester 1:8

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Ester 1:8

E l'ordine era dato di non forzare alcuno a bere, poiché il re avea prescritto a tutti i grandi della sua casa che lasciassero fare a ciascuno secondo la propria volontà.

Ricciotti:

Ester 1:8

Nè v'era chi costringesse a bere quelli che non volevano, perchè il re aveva messo a presiedere a ciascuna tavola uno de' suoi maggiorenti, e dato ordine che ognuno prendesse quanto voleva.

Tintori:

Ester 1:8

Non v'era chi forzasse a bere chi non voleva, ma ognuno ne prendeva a suo piacimento, essendo questo l'ordine del re, il quale aveva affidata ciascuna tavola ad uno dei suoi grandi.

Martini:

Ester 1:8

E nissuno forzava a bere chi non voleva; ma ciascuno ne prendeva quanto gli pareva, secondo l'ordine del re il quale avea preposto ad ogni tavola uno de' suoi grandi.

Diodati:

Ester 1:8

E il bere era secondo questa legge, che niuno costringeva a bere; perciocchè il re avea imposto a tutti i suoi maestri di casa, che ciascuno facesse a sua volontà.

Commentario abbreviato:

Ester 1:8

In questo libro troviamo che anche i Giudei dispersi nella provincia dei pagani furono curati e preservati in modo meraviglioso quando erano minacciati di distruzione. Anche se il nome di Dio non è presente in questo libro, il dito di Dio è mostrato da eventi minuscoli per la liberazione del suo popolo. Questa storia si colloca tra Esdra 6 e 7.

Capitolo 1

La festa reale di Assuero Est 1:1-9

Il rifiuto di Vasti di presentarsi, il decreto del re Est 1:10-22

Versetti 1-9

L'orgoglio del cuore di Assuero aumentò con la grandezza del suo regno e fece un banchetto stravagante. Questa era una gloria vana. È meglio una cena a base di erbe, in tutta tranquillità, che questo banchetto di vino, con tutto il rumore e il tumulto che doveva esserci. Ma se la grazia non prevale nel cuore, l'autoesaltazione e l'autoindulgenza, in una forma o nell'altra, saranno il principio dominante. Tuttavia nessuno obbligava; così che se qualcuno beveva in eccesso, era colpa sua. Questa cautela di un principe pagano, anche quando voleva mostrare la sua generosità, può far vergognare molti cosiddetti cristiani che, con la scusa di far girare la salute, fanno girare il peccato e con esso la morte. C'è un'ammonizione per coloro che fanno così; leggano e tremino, Abac 2:15-16.

Riferimenti incrociati:

Ester 1:8

Ger 35:8; 51:7; Abac 2:15,16
Giov 2:8

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